Dimensioni dell'orrore by Sydney J. Bounds

Dimensioni dell'orrore by Sydney J. Bounds

autore:Sydney J. Bounds [Bounds, Sydney J.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Omega Editrice
pubblicato: 2013-06-22T16:00:00+00:00


Capitolo IX

MONDI DIMENSIONALI

La stanza sembrava un duplicato del nascondiglio di Yzz— Cinque su Venere, anche per le apparecchiature scientifiche che conteneva. Ed ancora, non sembrava esistesse una via d'uscita. L'uomo disse: "Benvenuti su Yzzolda — che è il nome del nostro pianeta. Potete stare qui a riposarvi. Riassicuratevi, siete al sicuro — Io sono Yzz-Uno."

"È la stessa cosa che ci ha detto Yzz-Cinque," replicai arcigno. "E guarda che cosa ci è successo!"

Yzz-Cinque ha sbagliato leggermente i calcoli," rispose l'uomo. "Ha pensato che avreste superato meglio la prova; è stato solo un errore di giudizio; nient'altro. Ma era necessario che faceste un'esperienza diretta del nemico. Ora crederete a quello che vi sto per dire. Sedete e rilassatevi. Siete al sicuro ora, e la vostra recente esperienza non si ripeterà. Quando avrò finito, vi farò tornare su Venere, perché è su Venere che si combatterà e vincerà la battaglia finale."

Guardai Sadie. Era bello poterla rivedere. Era seduta e cercava qualcosa nella mia tasca. Prese il pacchetto di sigarette; o meglio una sigaretta, quella che era avanzata. La ruppi in due e gliene diedi la metà. Il tabacco mi rilassava i nervi. Potei rilassarmi e fissare la mia attenzione su Yzz-Uno.

"Yzzolda," premise, "non appartiene all'universo in cui si trovano la Terra e Venere. Non è "nello spazio" come lo intendete voi. Dovete cercare di pensare allo spazio non più limitato a tre dimensioni — la dimensione fisica della lunghezza, della larghezza e della profondità. Non voglio dire che questa concezione sia errata, solo che non corrisponde totalmente alla verità."

Yzz-Uno fece una pausa, guardando ora me, ora Sadie; l'espressione che aveva sul viso indicava il dubbio sulle nostre capacità di comprensione. Capivo benissimo i suoi dubbi.

"Il concetto di iperspazio può solo essere espresso, alla fine, dalle scienze matematiche. Per questa ragione, posso fornirvi solo delle analogie che non possono però darvi i punti più importanti della teoria; le parole non sono molto adatte per esprimere l'esatto significato delle scienze matematiche. L'iperspazio, come sappiamo tutti qui su Yzzolda, è fatto di dimensioni infinite, comprese le vostre tre dimensioni dello "spazio". Anche qui c'è una difficoltà nell'usare le parole; l'idea delle dimensioni infinite, ognuna contenente un universo simile a quelli mostrati dai vostri telescopi, non significa un'estensione dello spazio in senso assoluto. Questo sarebbe impossibile."

"Queste dimensioni dell'iperspazio coesistono l'una con l'altra, sono collegate, cosicché Yzzolda e una miriade di altri mondi si trovano nel vuoto descritto dalla vostra visione limitata dello spazio! Essi rimangono, naturalmente, invisibili e possono essere localizzati solo da un congegno basato sulla matematica iperspaziale. Provate a pensare a Yzzolda come a un pianeta esistente tra gli interstizi della struttura atomica della vostra 'materia'. O, se preferite quest'immagine, a un pianeta che esiste nello stesso spazio ma a un diverso livello di vibrazioni energetiche."

Cercavo di seguirlo.

"Vuoi dire," tentai di spiegarmi, "che Yzzolda e Venere sono due mondi che coabitano nello stesso spazio — cioè nello stesso iperspazio?"

Yzz-Uno aggrottò le sopracciglia.

"Non del tutto. Nel vostro senso della realtà, che è tridimensionale, esistono nello stesso



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